Nutrizionista Dr. Alina De Donatis
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immunonutrizione
Gepostet am 25. April 2020 um 16:22 |
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Da alcuni
anni è nata una branca della scienza chiamata immunonutrizione, che studia il
legame fra nutrizione e risposta immunitaria, e in generale l’effetto della
nostra alimentazione sullo stato di benessere. L’immunonutrizione
sottolinea l’importanza di un corretto microbiota intestinale (la cosiddetta
flora batterica) per l’attivazione del sistema immunitario e la difesa contro i
patogeni. Infatti, i batteri che popolano il nostro intestino (e sono
tantissimi e di centinaia di specie diverse, nel nostro intestino ci sono più
batteri che cellule umane!) hanno varie funzioni benefiche per il nostro
organismo: producono metaboliti utili per il nostro benessere, ma fanno anche
da immunomodulatori, legandosi direttamente o producendo sostanze che
favoriscono l’attivazione delle cellule del sistema immunitario; inoltre sono
fondamentali per difenderci dall’attacco di patogeni esterni, perché fanno da
antagonisti ai batteri esogeni. I probiotici
sono in grado di modulare la risposta immunitaria e infiammatoria e migliorano
le risposte dell’ospite contro i patogeni. Per mantenere in salute il nostro
microbiota intestinale è fondamentale assumere una giusta quantità di fibre,
presenti in frutta, verdure e cereali integrali; inoltre possono essere utili
alimenti probiotici, come latte, kefir, yogurt. Per il corretto
sviluppo e per la funzione del sistema immunitario è fondamentale seguire un’alimentazione
adeguata; per sostenere correttamente la risposta immunitaria la nostra dieta
deve comprendere alcuni elementi essenziali, come zinco, rame, selenio,
Vitamina E, vitamina D, Omega-3, ma soprattutto deve essere adeguata come
apporto di energie e di nutrienti. Una alimentazione
sana, corretta, bilanciata a variata nei vari nutrienti può essere quindi una
valida alleata contro le infezioni. Premesso che in questo momento la nostra
unica arma per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 è quella
dell’evitamento sociale e dell’uso di misure preventive, sicuramente avere un
sistema immunitario di massima efficienza può aiutare il nostro organismo ad
essere meno suscettibile alle infezioni o, in caso di contagio (di qualunque
virus o batterio patogeno si parli), ad avere un decorso clinico più
favorevole. |
quarantena covid 19
Gepostet am 31. März 2020 um 9:28 |
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7° giorno di
quarantena… Chi ha figli
piccoli sa quanto sia difficile tenerli a casa in questo momento…vorrebbero
uscire a giocare, andare al parco, vedere i loro amici, i ritmi si sono
completamente sballati e magari, anche se contenti di avere sempre vicino babbo
e mamma, sono un po’ nervosi e non capiscono cosa succede… il meglio che
possiamo fare è trovare il modo di coinvolgerli nelle nostre attività
quotidiane, almeno quando non dobbiamo lavorare (davvero poco poco smart il
working da casa con un nanetto che ti gira intorno, ti salta in braccio e vuole
giocare con il tuo computer!!). Così anche pulire casa, fare la lavatrice, fare
giardinaggio, o cucinare può essere un momento di condivisione, di gioco e di
apprendimento… In cucina un
bambino ha tutto il diritto (e la voglia) di pasticciare, osservare, provare ad
aiutare a cucinare, ovviamente sempre in sicurezza e sotto la supervisione di
un adulto! La mia nanetta di 18 mesi in questi giorni impasta farina, gira
minestre, pulisce il piano della cucina, tutto comodamente dall’alto della sua
torre montessoriana (fatta con le mani e tanto amore del suo babbo)! Ricordate
poi che i bambini apprendono tanto dall’esempio… se volete che i vostri figli
mangino sano e un po’ di tutto dovete essere voi i primi a farlo! Condividete
con loro il piacere di gusti diversi, proponete piatti sani e pietanze variate,
fin dallo svezzamento fateli mangiare con voi e il più possibile le stesse cose
che mangiate voi e vedrete che impareranno ad assaggiare e apprezzare tutti i
sapori… Oggi io e la
mia assistente personale abbiamo fatto questo buon risotto… RISOTTO CON CAVOLO
NERO, VERZA E PROSCIUTTO CROCCANTE Ingredienti:
riso, cavolo nero e cavolo verza, cipolla, prosciutto crudo, brodo vegetale,
parmigiano, olio q.b. Tagliate i
cavoli a striscioline e lavateli in acqua. Tritate una cipolla e fatela
appassire in una padella con poco olio (basta poco olio, la cipolla deve
imbiondirsi e non soffriggere), poi aggiungere verza e cavolo e fateli appassire.
A questo punto aggiungete il riso, tostarlo appena, cospargere con poco vino
bianco, quindi aggiungete un po’ alla volta brodo vegetale e girate spesso (se
avete la possibilità, meglio fare brodo vegetale in casa con cipolla, carote,
sedano e zucchina, altrimenti va bene un dado vegetale bio). Tagliate il
prosciutto a striscioline e fatelo scaldare e tostare leggermente in una
piccola padella antiaderente. Quando il riso è cotto, spegnete il fuoco,
aggiungete il prosciutto tostato, parmigiano, e lasciate riposare qualche
minuto prima di servire. |
quarantena covid-19
Gepostet am 16. März 2020 um 11:27 |
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5° giorno di
quarantena… per molti forse anche di più, stiamo vivendo un momento difficile,
pieno di incertezze e paure, difficoltà economiche, limitazioni sociali…un
sacrificio che stiamo facendo per il bene della comunità e per un’emergenza
come mai avevamo conosciuto in vita nostra, e credo che sia importante che
ognuno nel suo ambito cerchi di dare il proprio contributo per aiutare gli
altri. Eccomi
quindi qui a darvi qualche dritta salutare per la vostra alimentazione, che
sarà (sicuramente) sballata per questi giorni in cui orari, organizzazione
quotidiana, ritmi di sonno, e diciamolo…anche umore, sono saltati
completamente! Stiamo in casa, noia, paure per la situazione drammatica,
nostalgia per i nostri impegni, i nostri hobby, la nostra vita sociale, quindi
è molto facile aprire il frigo e “consolarsi” con un dolcetto o uno spuntino
appetitoso…facciamo anche poco movimento, e questo certo non aiuta! Però c’è un
lato positivo, questo può essere davvero il momento giusto per riappropriarsi
del proprio tempo, di ritmi lenti, e dedicare tempo e fantasia anche ad
attività a cui di solito non ne concediamo, come la preparazione dei pasti…
quante volte ho sentito dire che è difficile mangiare bene perché si ha poco
tempo per cucinare, o si mangia sempre fuori, i ritmi di lavoro sono incalzanti
e la sera si è troppo stanchi? Ora non avete più scuse! Potete sfruttare il
tempo in casa per ritornare a mangiare agli orari giusti e con la giusta
attenzione, condividendo la preparazione anche con il resto della famiglia,
certo, possibilmente senza esagerare in quantità e in condimenti calorici,
altrimenti ne pagheremo le conseguenze ad aprile! Oggi vi
posto una ricetta gustosa e leggera per un piatto completo! CREMA DI
PATATE E PORRI CON CECI Ingredienti:
1 porro e 1 patata a persona, ceci secchi, olio evo, sale, pane Mondare i
porri, tagliarli a rondelle e lavarli bene sotto l’acqua corrente, poi metterli
in una pentola capiente e farli appassire a coperchio chiuso con poco olio.
Pelare e lavare le patate, tagliarle a pezzetti, aggiungere ai porri e far
rosolare pochi minuti. Aggiungere acqua abbondante, poco sale e chiudere il
coperchio. Dal momento del bollore cuocere circa 35 minuti (se l’acqua si
consuma troppo aggiungerne un po’, se invece risulta troppo liquida togliere il
coperchio e far cuocere ancora un po’). Frullare con frullatore a immersione
fino ad ottenere una crema e regolare di sale. Nel
frattempo cuocere i ceci in pentola a pressione (messi in ammollo la sera
prima). Tagliare il pane a cubetti e abbrustolirlo in forno. Mettere nei
piatti la crema di porri, due mestoli di ceci, un filo d’olio e pane
abbrustolito a piacere. È un piatto
ottimo anche per i più piccoli! Buon
appetito! |
Alimentazione sana
Gepostet am 15. April 2017 um 6:46 |
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Qui di seguito troverete l’intervista che ho realizzato per il Blog di ProntoPro a proposito di come mantenere un'alimentazione sana ed equilibrata I consigli dell’esperta per un’alimentazione sana ed equilibrataQuello della dieta è un argomento fortemente dibattuto, specie in questo periodo dell’anno, e le motivazioni per cui si decide di sottoporvisi sono le più varie. Di seguito trovate alcuni consigli della Nutrizionista Alina De Donatis per un’alimentazione sana ed equilibrata. |
Alimentazione in gravidanza
Gepostet am 7. März 2016 um 5:23 |
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Bioimpedenziometria
Gepostet am 1. Februar 2016 um 7:56 |
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La cannella: una spezia preziosa per la salute
Gepostet am 9. Januar 2016 um 5:09 |
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Consigli post Natale
Gepostet am 30. Dezember 2015 um 4:51 |
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I giorni di festa si vedono anche, e soprattutto, a tavola. In particolar
modo a Natale e nei giorni delle feste di fine anno le nostre tavole sono piene
di cibi prelibati e abbondanti, si consumano pranzi con 4, 5 o più portate,
innaffiate con vino, spumanti e amari. Le feste sono anche un momento di
ritrovo familiare, in cui godersi il focolare domestico, concedersi un po’ di
riposo e…perché no… anche qualche “coccola” a tavola; perciò se gli eccessi
sono limitati ai due giorni di Natale e a capodanno non facciamone un dramma!
Quindi è giusto sentirsi liberi di mangiare qualcosa in più, senza sensi di
colpa e senza eccedere o essere eccessivamente ingordi… È ovvio che se compriamo e consumiamo cibi inusuali (panettone, pandoro,
cotechini, zamponi, frutta secca etc…) dai primi dicembre fino al 15 gennaio
cambieremo molto le nostre abitudini e introdurremo molte calorie, che ci
porteranno inevitabilmente a ingrassare. La cosa migliore è concedersi di mangiare qualcosa in più solo nei giorni
festivi e poi riprendere un’alimentazione corretta nei giorni subito dopo. Ma come fare per “recuperare” gli eccessi dei giorni di festa? Intanto evitare scelte drastiche, quindi no alle “compensazioni”, cioè il
sacrificare o limitare molto l’alimentazione dei giorni successivi, pensando con
il digiuno o l’eccessiva restrizione di compensare gli eccessi dei giorni precedenti.
Non ha nessuna utilità saltare la colazione o evitare gli spuntini, anzi può essere
un atteggiamento dannoso, infatti proprio per il fatto di aver mangiato di più
e cibi più gustosi e invitanti nei giorni precedenti ci capiterà di ricercarli ancora,
cercare di non mangiare o di limitare i pasti vi porterà a un certo punto ad
avere una fame eccessiva ed incontrollabile e a cadere nella tentazione di
mangiare dolci o altri cibi invitanti avanzati dalle feste… Scegliete di mangiare regolarmente, agli orari e pasti normali,
scegliendo alimenti semplici, e con cotture molto leggere (lessature, al vapore,
in padella etc..), senza usare soffritti o sughi elaborati; utilizzare molti
cibi freschi, frutta e verdura, anche cruda, minestre e zuppe di verdure, riso
e cereali integrali, carne bianca e pesce. Bevete molta acqua, è bene mettere sempre in tavola caraffe abbondanti di
acqua e durante il giorno bere abbondantemente, anche mediante tè o tisane, per
aiutare il vostro organismo a depurarsi e a eliminare i liquidi in eccesso
accumulati con il consumo di cibi salati o elaborati. È molto importante poi dedicare sempre un po’ di tempo all’attività
fisica, se potete praticate uno sport o andate in palestra, ma è anche molto
utile mantenersi attivi con le attività quotidiane, come spostarsi a piedi,
fare delle passeggiate e usare le scale. Gennaio sarà il momento migliore per i buoni propositi per l’anno nuovo,
come iniziare un’attività sportiva o rimettersi in forma! Intanto ecco qualche ricetta da seguire in questi giorni per depurarsi e
tornare ad un’alimentazione corretta, qualche zuppa di verdure accompagnata
magari da un secondo piatto a base di pesce o carne bianca: Zuppa di broccoli e spinaci (x 2 persone):
500 grammi di broccoli, 150 grammi di spinaci, 1 patata, 750 ml di brodo
vegetale, ½ cipolla, sale, pepe e erbe aromatiche a piacere. Mondate e
affettate i broccoli, sminuzzate gli spinaci e cuoceteli nel brodo vegetale
insieme alla cipolla, alla patata tagliata a cubetti e ad una manciata di erbe
aromatiche, come prezzemolo, timo e origano. Quando gli ortaggi si saranno
ammorbiditi, frullate la zuppa in modo grossolano con il frullatore ad
immersione. Purea di zucca: (x 2 persone):
cuocete una zucca piccola, o mezza zucca media, al forno o al vapore. Quando la
polpa sarà molto morbida, frullatela o schiacciatela con una forchetta e
condite con un filo d'olio extravergine e spezie, come rosmarino, o zenzero, o pepe. Zuppa di carote e zenzero (x 4 persone):
cuocere in 1 litro di brodo vegetale 600 grammi di carote, 2 cipolle di media
grandezza pelate e affettate, 1 spicchio d'aglio tritato e 1 cucchiaino di
zenzero fresco sminuzzato o ½ cucchiaino di zenzero in polvere. Quando le
verdure si saranno ben ammorbidite, prelevate 1 o 2 mestoli di brodo e teneteli
da parte. Frullate la zuppa con frullatore a immersione, se necessario,
aggiungente un po' di brodo. Condite con 2 cucchiai d'olio extravergine, ½
cucchiaino di curry in polvere, sale marino integrale e pepe. Zuppa di avena
con salsa di soia: preparate un brodo vegetale in una pentola
con acqua, carota, cipolla, sedano tagliati grossolanamente e un pizzico di
sale. Dopo circa 20 minuti togliete le verdure con un mestolo forato; buttate
il sedano e in un piatto a parte schiacciate la carota e tagliate la cipolla a
pezzi. Mettete l’avena in una padella e accendete il fuoco, non aggiungete
condimento, mescolate di continuo con un cucchiaio di legno e quando si saranno
tostati e inizieranno a profumare unite il brodo vegetale. Dopo 2 minuti di
ebollizione aggiungete la carota, la cipolla e insaporite la zuppa con la salsa
di soia. Dott. Alina De Donatis Biologa nutrizionista |
A tutti gli amici maratoneti...seconda parte
Gepostet am 4. Dezember 2015 um 5:16 |
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L’acqua è a
tutti gli effetti un nutriente, e in quanto tale è fondamentale per il nostro
organismo. Si stima che circa il 60% del peso corporeo sia dato da acqua; in un
soggetto normoidratato l’acqua è presente per 2/3 all’interno delle cellule e
per 1/3 all’esterno di esse (come liquido interstiziale, liquido
intravascolare, linfa, liquido intercellulare). L’acqua nel
nostro organismo ha molteplici funzioni: trasporta sostanze nutritive, è necessaria
per la maggior parte delle reazioni metaboliche, facilita l’eliminazione di
metaboliti e tossine, ed è essenziale per la regolazione della temperatura
corporea. Come per
tutti i nutrienti, anche per l’acqua esiste un bilancio fra entrate e uscite,
l’acqua quindi deve essere introdotta dall’esterno, come tale o tramite bevande
e alimenti; per mantenere il bilancio in pareggio un uomo deve introdurre in
media circa 30 gr di acqua per kg di peso corporeo, o 1,5 gr per kilocaloria,
si arriva quindi ad un introito medio di circa 3 litri di acqua al giorno, di
cui almeno la metà attraverso acqua e bevande (il resto è assunto con i cibi,
soprattutto frutta e verdura che sono molto ricche di acqua). Le perdite
di acqua sono in media di 1 ml al minuto; durante l’attività fisica queste
perdite aumentano moltissimo, si ha infatti un aumento della temperatura interna,
fenomeno definito di ipertemia, e il nostro corpo cerca di disperdere il calore
aumentando le perdite di acqua, fino anche a 15 ml/minuto. Durante una
prestazione sportiva un atleta può perdere fino a 1-2 litri di acqua l’ora, se
i liquidi non vengono reintrodotti durante la gara, soprattutto in gare di
resistenza, come la maratona, si corre il rischio di disidratazione: già una
perdita del 2% in peso comporta una minor capacità di regolare la temperatura
interna e una diminuzione delle prestazioni atletiche, con spossatezza, fatica
e comparsa di crampi. Per questo
prima della gara è necessario arrivare con un buono stato di idratazione, ma
soprattutto è fondamentale bere durante tutta la gara sportiva, meglio farlo a
piccoli sorsi, in modo da assorbire bene l’acqua bevuta, e non avere fastidi di
stomaco, e gradualmente durante tutto il percorso, in modo da non essere
sopraffatti dalla fatica a metà della gara. Insieme all’acqua è importante
anche reintegrare sali minerali, per il maratoneta non sono indicate quindi
acque oligominerali, che provocano anche una maggior diuresi, ma acque addizionate
di sali minerali; inoltre le bevande dovrebbero contenere anche una modesta
quantità di carboidrati, utili a sostenere lo sforzo e ritardare l’esaurimento
delle scorte di glicogeno, meglio fra queste le maltodestrine, perché
caratterizzate da un assorbimento più prolungato nel tempo e di conseguenza
variazioni meno repentine di glicemia. |
A tutti gli amici maratoneti….prima parte
Gepostet am 4. Dezember 2015 um 5:14 |
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Domenica
prossima 29 novembre a Firenze si svolgerà la 32^
edizione della Firenze Marathon, la classica internazionale di corsa su strada.
La
preparazione di una gara del genere comporta mesi di preparazione atletica e duro
allenamento, ma insieme a questo è importantissimo anche seguire una giusta “preparazione
nutrizionale” durante tutta la stagione sportiva; mangiare correttamente aiuta
a preservare e aumentare la massa magra, permette al proprio corpo di affrontare
al meglio gli allenamenti, e garantisce un veloce e giusto recupero dopo uno
sforzo muscolare. In questi
giorni che precedono la gara a maggior ragione è molto importante curare
l’alimentazione: bisogna arrivare alla gara in piena efficienza psicofisica,
con una buona composizione corporea , un ottimo stato di idratazione, e riserve
complete di energia, sottoforma di glicogeno muscolare. Per far questo è
necessario, nei 2-3 giorni prima della gara, incrementare l’apporto di
carboidrati, portandolo al 60 - 70% delle kcal giornaliere: questo permette la
formazione di grosse scorte di glicogeno muscolare, necessarie a garantire un
apporto sufficiente di energia durante la prestazione sportiva. I pasti più importanti sono quelli che
precedono immediatamente la gara, cioè la cena del sabato sera e la colazione
della domenica mattina: assolutamente vietato “improvvisare” e mangiare cibi
molto diversi da quelli che si consumano abitualmente, assolutamente vietato
anche mangiare troppo poco o digiunare, cosa che ha sicuramente un effetto
negativo sulla prestazione atletica. Questi pasti dovranno essere quindi ricchi
di carboidrati complessi a basso indice glicemico (pasta, riso, pane etc.),
poveri di fibre, che potrebbero causare gonfiore e disturbi intestinali durante
la gara, dovranno inoltre contenere un po’ di grassi (olio di oliva, frutta
secca), e poche proteine, scelta da fonti facilmente digeribili (pesce, carne
bianca, affettato magro) . Il pasto che precede la gara, ovvero in questo caso
la colazione, deve essere leggero e non troppo abbondante, a base di
carboidrati complessi, come fette biscottate o pane o biscotti secchi, poca frutta
e frutta secca, meglio evitare invece i latticini, che possono causare
sollecitazione intestinale; la colazione deve essere consumata almeno 2 ore
prima dell’impegno sportivo, in modo da garantire la completa digestione e la
stabilizzazione dei valori di glicemia e insulina. Domani vedremo che anche l’idratazione va
curata molto bene, durante tutto il periodo di preparazione e soprattutto il
giorno prima e la mattina stessa della gara; nell’ora che precede la gara può
essere utile consumare delle “razioni di attesa”, bevande a base di acqua e sostanza glucidiche, in modo da mantenere la
glicemia costante fino all’inizio della gara e ridurre il livello di stress…. |
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